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Press release: "TOKYO MONOGATARI",
personal exhibition at Studio Carlotta Pesce, Bologna, Italy 2013


  • Carlotta Pesce is pleased to announce the inauguration of the personal exhibition of the Japanese artist Yumi Karasumaru - Tokyo Monogatari .
    http://www.studiocarlottapesce.it/yumi-karasumaru

  • Tokyo Landscape – Ginza, 2013, 200 x 145 cm., pencil, ink and acrylic on canvas

    After the success of the performances in Bologna, acclaimed by both thepublic and critics, held at the deconsecrated church of Saint Mattia,during the Art Fair, in the setting of ART City, Yumi Karasumaru presents anew series of paintings produced especially for her personal exhibition atthe Studio Carlotta Pesce.
    Since the beginning of the Nineties Yumi Karasumaru's research has developedpictorial images and performances in parallel, in an intense culturalinvestigation of the relationship between the present and the past of hercountry of origin, Japan. In the paintings, as in the performances, the artist explores the historyand spirit of a people suspended between tradition and the future; sheanalyses the crisis of a society whose customs have been modernised andwesternised, causing deep trauma and unbearable lacerations , reflected in asurprisingly high number of suicides and murders.
    In the performances, which combine Japanese theatre with western recital, aswell as in the pictorial works, the memory of traditional Japanese paintingcoexists with Nipponese pop culture, with particular reference to Manga andAnime (Japanese cartoon) characters.
    Her paintings are created from photographic images, often taken by theartist herself, in which family portraits, teenagers in the street in thequarters of Tokyo where young people hang out such as Shibuya, Harajyuku,Ginza interchange with urban views of Tokyo. Since the mid-Nineties she haspainted a series of pictures about the horrors of Hiroshima e Nagasaki.
    Each painting is the result of slow, patient and meticulous work. The artistuses a very personal pictorial technique, projecting the photographic imagesonto the canvas in order to accurately trace the outlines of the colours andthen fill them with layers of unreal colours which simulate the effect ofdigital images, concealing the artist's strong emotional involvement.
    Yumi Karasumaru's new project summarises the principal themes that havecharacterised her career over the last few years: personal and collectivememories, historical and everyday events, which focus on an existentialreflection on the of strain of living, the difficulty of each individual,even the smallest, to respond to society's expectations. Even the titleTokyo Monogatari (traditional Japanese literary genre connected to oralnarration) evokes the artist's willingness to show and tell "stories thatfluctuate between the past and present, true and false stories, black andwhite stories" that she has collected throughout her life.
    Yumi Karasumaru was born in Osaka, she lives and works in Bologna andKawanishi, Japan. Since the early Nineties she has taken part in important internationalexpositions from Europe to the United States to Japan.


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    Carlotta Pesce è lieta annunciare l'inaugurazione della mostra personaledell'artista giapponese Yumi Karasumaru - Tokyo Monogatari -.

    Dopo il successo di publico e di critica riscosso dalle performancerealizzate a Bologna presso la Chiesa sconsacrata di San Mattia, inoccasione di Arte Fiera, nell'ambito di ART City, Yumi Karasumaru presentauna nuova serie di dipinti realizzati appositamente per la personale pressolo Studio Carlotta Pesce.

    Dagli inizi degli anni Novanta la ricerca di Yumi Karasumaru si sviluppaparallelamente tra immagine pittorica e performance perseguendo un'intensaindagine culturale che riguarda il rapporto tra presente e passato del suopaese d'origine, il Giappone. Nei dipinti, come nelle performance, l'artista esplora la storia e lospirito di un popolo sospeso tra tradizione ed avvenire; analizza la crisidi una società che ha subito la modernizzazione e l'occidentalizzazione deicostumi determinando traumi profondi ed insostenibili lacerazioni che siriflettono in un numero sorprendentemente elevato di suicidi ed assasinii.
    Nelle performance, che combinano il teatro giapponese alla performanceoccidentale, così come nelle opere pittoriche, la memoria della pitturatradizionale giapponese convive con la cultura pop nipponica, conparticolare riferimento ai personaggi Manga ed agli Anime (i cartoni animatigiapponesi).
    I suoi quadri nascono a partire da immagini fotografiche, spesso scattatedall'artista stessa, in cui si alternano ritratti di famiglia e di adolescenti incontrate per lestrade dei quartieri di Tokyo frequentati dai giovani come Shibuya,Harajyuku, Ginza e visioni urbane di Tokyo. Dalla metà degli anni Novanta hacominciato a dipingere una serie di quadri sugli orrori di Hiroshima eNagasaki.
    Ogni opera nasce da un lavoro lento, paziente e meticoloso utilizzando unapersonalissima tecnica pittorica che parte dalla proiezione delle immaginifotografiche sulla tela, al fine di tracciare accuratamente i contorni deicolori, per poi riempirle con stesure di colori non realistici che simulanol'effetto delle immagini digitali celando il forte coinvolgimento emotivodell'artista.
    Il nuovo progetto di Yumi Karasumaru riassume le tematiche principali chehanno caratterizzato il percorso dell'artista in questi ultimi anni: memoriapersonale e collettiva, eventi storici e quotidianità, quali punti focali diuna riflessione esistenziale sulla fatica di vivere, sulla difficoltà ditutti gli individui, anche dei più piccoli, di rispondere alle aspettativedella società. Il titolo stesso Tokyo Monogatari (genere letterario dellatradizione giapponese legato alla narrazione orale) evoca la volontàdell'artista di mostrare e raccontare "storie che oscillano tra passato epresente, storie vere e false, storie nere e storie bianche" raccolte nelcorso della sua vita.
    Yumi Karasumaru nata ad Osaka, vive e lavora tra Bologna e Kawanishi, Japan. Dall'inizio degli anni Novanta ha partecipato a rassegne internazionali digrande rilievo dall'Europa agli Stati Uniti al Giappone.

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    STUDIO CARLOTTA PESCE Via D'Azeglio 42, 40123 Bologna, Italy +39 3391607676 carlottapesce@gmail.com www.studiocarlottapesce.it


  • Testo Critico - Tokyo Monogatari - "The Story teller, Korosù" due performance di Yumi Karasumaru
    di Alberto Zanchetta

    Attingendo al proprio retaggio culturale, Yumi Karasumaru re-interpreta la storia (o meglio: le storie) del Giappone. Nelle sue performance l'artista diventa il "transfert" per raccontare il travaglio esistenziale di persone che hanno scosso la sensibilità e l'opinione pubblica.
    Vestita con il tradizionale abito da cerimonia giapponese, Karasumaru intende trasformare il recitalin una sorta di rituale: il kimono bianco – colore che identifica il lutto – viene infatti equiparato a una tela intonsa e/o a uno schermo diafano su cui vengono proiettate immagini della cultura pop nipponica, attingendo in particolar modo ai Manga e agli Anime.
    La struttura ternaria della prima performance, dal titolo Story teller, è incentrata sulle vicissitudini di due fratelli abbandonati dalla madre, così come sul calvario di un maratoneta costretto a rinunciare all'amore. Chiude il cerchio un racconto ispirato al folclore giapponese, in cui un'anziana signora decide di trascorrere l'Inverno della vita sulla montagna del dio Nara. Tre episodi struggenti che scandiscono le "Tre età dell'uomo", dall'infanzia fino alla vecchiaia, ammonendo lo spettatore sulla fatica di vivere.
    La seconda performance, Korosù - to Kill, inanella alcuni episodi tratti dalla cronaca nera degli ultimi cent'anni. Sono schegge di ordinaria follia, disperazione, alienazione e frustrazione che hanno per protagonisti degli adolescenti in preda a raptus omicidi. Fatti inspiegabili, ma realmente accaduti, che hanno turbato fin nel profondo l'assetto sociale del Sol Levante, e che ora lasciano interdetti anche gli spettatori italiani (stupore che l'artista asseconda concludendo tutti i suoi racconti con la frase «Che sorpresa!»).
    Combinando il teatro giapponese alla performance occidentale, le performances di Karasumaru non lasciano indifferenti, soprattutto per l'utilizzo scenico della sua voce – suadente benché flemmatica – che riesce a modularsi in una sorta di ipnotica litania.
    L'arte di Yumi Karasumaru ha la capacità di mostrare e raccontare storie, per non dimenticare: mai!

    Alberto Zanchetta (critico d'arte)