From the Catalog of the group exhibition "Mountain Way", Tolmezzo, Italy 2002
- Gen.ma Yumi,
la mancanza di ampie aree pianeggianti è orografia!
Il fondale, con i giochi di profondità, le libertà altimetriche, l'alta quota...
l'ultimo bastione, in difesa: il Fujiyama
conserva nel nome la memoria 1
i rimandi culturali ed evocativi
le stagioni e il tempo (cronologico-atmosferico).
Questa panoramica tout court
con effetti textile, en plein air, a cielo aperto
ricorda le rappresentazioni topografiche
delle sue variazioni - di finiture e colori
dei rilievi sviluppati liberamente - entro una membrana curvilinea
delle condizioni spaziali del contorno - "implosivo" ed "esplosivo"
che irradiano solarità
nelle sagome ritagliate, sfrangiate,
nella configurazione geografica-morfologica...
umana, vegetale, minerale...
quasi che il colore fosse calore; spettrografia termica.
Il disegno eloquente (del tema2)
e la topografia cercano un'unica entità:
distillare i colori con l'orizzonte
in un paesaggio naturale/in un paesaggio umano
[da decus: decorazione]
da estetico a sociale.
Da una posizione panoramica,
tra figli naturali e falsi discepoli
c'è nelle immagini una nuova domesticità
(o) una storia recente troppo asfissiante
che emerge dalla memoria collettiva.
La solita - tragica? - storia del prima e del dopo.
Così è lecito chiedersi!
perché la gente semplice preferisce l'arte figurativa ad altre forme d'arte...
per lo stesso motivo per cui manca ancora una adeguata riflessione (del tema).
Dopotutto la sua pittura è omaggio; è segno.
Poetica in forma definita; esistenza nel luogo stesso.
Disegno del dettaglio; senso narrativo.
Come una danza - della vita:
mostrare, mostrarsi
rivitalizzare l'identità culturale
se il tentativo intrapreso è quello di trasporre, attualizzando
dopo il rapporto con la tradizione.
Una rilettura, riscrittura, (non) arbitraria
della storia, del luogo, della sua unicità, dell'identità3
per percepire quante più informazioni possibili:
sia umane, ambientali che strutturali.
Preg.ma Yumi,
la sua è dunque un'ecologia dello sguardo?
suo dev.mo Alberto Zanchetta (critico d'arte)
post scriptum all'opera di Yumi Karasumaru:
1 la memoria storica, dell'oriente pensato dall'occidente, in dipinti dai "toni" melliflui che diventano acidi; seducenti ma ingannevoli.
2 che è duplice: la famiglia, (il culto) degli antenati: etnia e tradizione / i Crimini moderni: il fanatismo religioso, la bomba atomica, il degrado sociale - delle "idols" giapponesi...
3 nei (ri)tratti somatici (fotografici) di giocattoli e personaggi manga sui connotati evanescenti dell'artista; oppure le performance che si fanno voce dei sopravissuti all'olocausto di Hiroshima, che citano episodi di cronaca, etc.